Sulle tracce Di Aprilia: una nuova visione di Antinoo
Il bassorilievo di Antinoo, ritrovato ad Aprilia ed esposto a Palazzo Massimo a Roma, nel nuovo allestimento del museo è stato messo in risalto, liberato dalla copertura in vetro che non permetteva di apprezzarlo nella sua bellezza.
I ragazzi della sezione media dell’Istituto hanno avuto la piacevole sorpresa di scoprire che è finalmente visibile al pubblico in maniera adeguata il rilievo di Antinoo, conservato al Museo Nazionale Romano in Palazzo Massimo. durante il loro lavoro di ricerca dei materiali e delle fonti per poter ricostruire la storia del territorio di Aprilia ed affinare così la loro sensibilità verso il tema della tutela e del recupero dei beni storico-artistici.
Nel nuovo allestimento di tre tra le sue più importanti sale, la II, III e IV, dove sono conservati ritratti, rilievi dell’epoca centrale dell’impero, quella di Traiano, Adriano, degli imperatori Antonini fino a Commodo, inaugurato nel luglio del 2015, infatti, ha acquistato una nuova vita proprio il rilievo di Antinoo, il bellissimo giovinetto originario della Bitinia amato teneramente dall’Imperatore Adriano, finora sacrificato da una sistemazione sotto vetro che non rendeva giustizia alla preziosa raffigurazione del giovane, insieme ai ritratti dello stesso Adriano e della moglie Sabina, completa la famiglia allargata dell’imperatore e sottolinea l’ambiguità dei loro rapporti affettivi.
Secondo Lorenzo Quilici, professore ordinario di topografia dell’Italia antica presso il dipartimento di archeologia università di Bologna, il rilievo va messo in relazione con una statua di Cibele trovata nel 1969 a monte della Torre del Padiglione.
Nello studio della nuova sistemazione, che mette in risalto l’opera, grazie ad una nuova disposizione del bassorilievo ma anche al rinnovato colore delle pareti e delle basi, e, soprattutto, al disegno della luce realizzato con apparecchi di ultima generazione a led, i ragazzi hanno potuto osservare l’importanza della cura del patrimonio artistico ed affinare la loro consapevolezza di cittadini attivi.