Cittadini digitali consapevoli all’Istituto Gramsci
Consegna attestati di Cittadini digitali consapevoli di primo livello agli alunni frequentanti il corso PON dal titolo Educazione ai media.
Si è concluso il corso Educazione ai media previsto dal PON (Programma Operativo Nazionale) Inclusione sociale e lotta al disagio, la scuola una comunità attiva tenuto dalla prof.ssa Marilena Ferraro come esperto mentre come tutor il corso ha visto operativa la prof.ssa Lucia Decinti.
Il corso nasce dalla necessità di creare una piena cittadinanza digitale così come previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale. Gli alunni, durante l’evento finale, hanno accolto i genitori accompagnandoli nella conoscenza del mondo digitale facendone scoprire i rischi e le opportunità.
Presente all’evento l‘Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune, Elvis Martino, che ha consegnato, insieme alle docenti gli attestati di Cittadini digitali consapevoli.
In questo muro virtuale (Padlet) sono raccolti tutti i materiali utilizzati e i lavori fatti dai ragazzi: dal lessico di internet ai cortometraggi, fino ai video messaggi dal titolo “Caro internet, ora ti aiuto io…”
Gli studenti attualmente a scuola sono indubbiamente la generazione più immersa nelle tecnologie digitali sino ad oggi e non possono essere lasciati soli nella gestione dei profondi cambiamenti offerti dalle tecnologie di informazione e comunicazione.
Questo è a maggior ragione valido se consideriamo che le stesse tecnologie, di cui gli studenti sono intensi fruitori, sono state prodotte e promosse da sistemi creati, finanziati e gestiti da adulti.
Le tecnologie hanno ramificazioni profonde per istituzioni, organizzazioni, norme sociali e persino valori fino a poco tempo fa considerati immutabili: siamo di fronte quindi a un cambiamento estremamente pervasivo, per definizione ricco di implicazioni a causa della crescita esponenziale di connessioni e interazioni, che non può essere ignorato.
Il passaggio dai mass media ai cosiddetti nuovi media e successivamente ai social media ha sancito un importante cambiamento nel modo di comunicare, e anche, in virtù della pervasività di questo cambiamento, ha avuto implicazioni profonde su tutte le dimensioni dell’agire umano: l’individuo, la socialità e i rapporti intergenerazionali, ad esempio.
Le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni, analogiche o digitali, non hanno di per sé una connotazione positiva o negativa: è però indispensabile tenere conto del loro impatto per una piena comprensione dell’essere individui, collettività e società nel 21esimo secolo.
L’educazione ai media passa prima di tutto dalla comprensione della storia, evoluzione e cultura dei media, anche per evidenziarne tratti comuni, specificità e differenze, ad esempio con riferimento a come cambiano i codici comunicativi con il digitale.
I media sono sia strumento di comunicazione che oggetto culturale, e come tali possono essere affrontati e sfruttati anche nell’attività didattica.
Utilizzo dei contenuti multimediali finalizzato alla diffusione delle buone pratiche legate al contrasto del fenomeno del bullismo, del cyberbullismo e dell’utilizzo responsabile del web.
Educare alla cittadinanza digitale
Cosa vuol dire “educare alla cittadinanza digitale”?
Educare cittadini digitali competenti
Educare alla cittadinanza digitale è rendere i soggetti in formazione cittadini in grado di esercitare la propria cittadinanza utilizzando in modo critico e consapevole la Rete e i Media, esprimere e valorizzare se stessi utilizzando gli strumenti tecnologici in modo autonomo e rispondente ai bisogni individuali,sapersi proteggere dalle insidie della Rete e dei Media (plagio, truffe, adescamento…), saper rispettare norme specifiche (rispetto della privacy, rispetto/tutela del diritto d’autore…), essere cittadini competenti del contemporaneo.
Cucchiaio e tablet: i nuovi cittadini digitali
Si definiscono “nativi digitali” i nuovi cittadini che sono nati nella tecnologia. Fin dai primi momenti della propria crescita cognitiva e sociale hanno utilizzato i mezzi tecnologici in modo “naturale”.
Per il nativo digitale imparare ad usare il cucchiaio o il tablet ha rappresentato un medesimo step di crescita. Non ha mai percepito la tecnologia come “altro”, come estraneo o diverso dai mezzi o dagli strumenti di comune utilizzo (penna, diario, quaderno).
I “nativi digitali” sono soggetti che comunicano, interagiscono, apprendono secondo tempi e modalità nuove rispetto ad un recente passato in cui le tecnologie non erano parte integrante, come invece lo sono adesso, del quotidiano della persona comune.
Marc Prensky (docente, studioso, autore di libri … e tanto altro), nel 2001 coniò le definizioni “nativo digitale” e “immigrato digitale” ponendo l’accento su una rivoluzione nel modo di ricercare informazioni, archiviarle, elaborarle e socializzarle che stava determinando la necessità di modificare il modello tradizionale di scuola.
Gli “immigrati digitali” sono coloro che hanno fatto entrare le tecnologie nel proprio quotidiano, in modo consapevole, in una fase avanzata della propria crescita, per interesse o indotti dal cambiamento in atto.
Il salto di qualità che genitori, docenti, rappresentanti delle istituzioni dovrebbero compiere è quello di considerare se stessi non solo “immigrati digitali” a ma anche “pionieri digitali”.
Oggi genitori, docenti, istituzioni sono pionieri perché per la prima volta sono chiamati ad educare alla cittadinanza digitale figli, allievi, nuovi cittadini. Sono pionieri a cui è chiesto il compito di progettare, realizzare, verificare nuovi approcci educativi-didattici-comunicativi che rispondano a bisogni mutati che prevedano l’uso di tecnologie in veloce e continua evoluzione.
Essere nativi digitali non significa essere competenti digitali.
Tutti i soggetti hanno necessità di formarsi costantemente durante tutto l’arco della vita. Appartenere per motivi anagrafici alla categoria dei nativi digitali non significa essere per questo competenti digitali. Le competenze digitali necessitano di essere consolidate attraverso esperienze di formazione perché possano essere agite in modo critico.
Video dell’intero evento
Gli argomenti trattati nel corso di 60 ore:
– Cittadini in rete
Obiettivi: Conoscere il lessico di internet, usare consapevolmente la rete per lo studio e il divertimento
– Identità digitale
Obiettivi: capire come si costruisce la reputazione online, sapere come si difende la propria riservatezza.
– Volersi bene in internet
Obiettivi: imparare a gestire le relazioni affettive online, riconoscere profili falsi sui social network.
– Difendersi dal Cyberbullismo
Obiettivi: riconoscere e affrontare positivamente attacchi di cyberbullismo e discriminazione, usare creativamente le tecnologie digitali.
– Contenuti che fanno male
Obiettivi: riconoscere e gestire messaggi d’odio e discriminatori, mettere in atto strategie efficaci per difendersi e segnalare contenuti online inappropriati.
– Il mio messaggio nella rete
Obiettivi: imparare a mettere in atto strategie di cittadinanza digitale attiva, sviluppare contenuti digitali.
- Contro le Fake news
Obiettivi: Distinguere notizie false in internet, imparare a creare contenuti online.
Galleria della consegna attestati: