In campo con i campioni del mondo di rugby
Gli alunni dell’Istituto Gramsci allo stadio Olimpico per l’incontro di Rugby tra la nazionale italiana e quella della Nuova Zelanda grazie all’Aprilia Rugby.
Sabato 24 Novembre, allo stadio Olimpico di Roma si è svolto l’incontro di rugby fra la nazionale campione del mondo, la Nuova Zelanda, e la nazionale italiana.
Due ragazzi per ogni società rugbistica laziale sono stati selezionati per partecipare al cerimoniale prima della partita ed accompagnare gli atleti in campo.
Il reporter web dell’Istituto Gramsci Mattia Passacantilli è stato scelto per l’importante occasione e così racconta l’esperienza:
Io ho avuto la fortuna e l’onore di essere selezionato per rappresentare la società in cui gioco : l’Aprilia rugby . La Federazione Italiana Rugby aveva dato appuntamento ai ragazzi presso lo Stadio dei Marmi, alle ore due. Insieme a degli accompagnatori, attraverso un tunnel sotterraneo, sono arrivati ad una palestra dove è stato spiegato cosa avrebbero dovuto fare. Alle ore 15:00 i ragazzi, divisi in due gruppi, sono entrati in campo accolti dai calorosi applausi di tutti gli spettatori. Mentre tenevano gli striscioni per onorare e accogliere la popolazione Neo Zelandese, che oltre ad aver permesso alla nostra nazionale di scontrarsi con una squadra che ha tanto da insegnare, ha aiutato il nostro paese durante le Guerre Mondiali, ricordando i loro caduti, sepolti a Cassino. Il primo Inno ad essere intonato è stato quello della Nuova Zelanda:”Anthem of New Zeland”. Dopo un fragoroso applauso, gli Italiani, orgogliosamente, hanno intonato il nostro Inno. La tradizionale Haka, tipico ballo Maori, è stata eseguita dagli All Blacks. Nello stadio é calato il silenzio. Il capitano Kieran Read, comandando la squadra, ha fatto tremare tutto lo stadio. Sin dal calcio di inizio, abbiamo potuto osservare una prestazione atletica molto alta da parte degli Zelandesi. L’ Italia, ovviamente non preparata tecnicamente ad affrontare una squadra del genere, è riuscita comunque a donare emozioni intense a tutto il pubblico.
Dopo una giornata come questa, sento il dovere di far mie queste parole, citate dall’ex allenatore dell’Italia: “La più bella vittoria la avremo quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare a rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacità di soffrire. Questo è uno sport che allena la vita”.