Dalla lettera alla mail, attraverso i “messaggi “ segreti tra ragazzi.
I ragazzi della 2 F, nel loro studio dei generi letterari, hanno scoperto la magia di scrivere e leggere lettere.
I ragazzi della 2 F, durante le ore dedicate al laboratorio di scrittura, hanno affrontato lo studio del genere letterario della lettera. La lettera è una forma di espressione e comunicazione di contenuti che oggi è per lo più in disuso perché è stata sostituita da altri canali di scrittura come sms o e-mail.
Una volta la lettera, invece, era l’unico modo per comunicare a distanza e scriverla diventava un vero e proprio rito: si acquistava la carta e la busta, ci si sedeva con calma, pensando, riflettendo, correggendo e stando attenti alla forma sintattica, grammaticale, ortografica.
Di solito si scriveva utilizzando la calligrafia, cioè una “ bella grafia”, e si aspettava con ansia di ricevere una risposta. Ora tutto è più facile e veloce: basta scrivere frettolosamente qualche riga e inviare il messaggio con il cellulare o tramite e-mail. Tutto è più frenetico, più tempestivo ma non emoziona, non fa sentire importante il fatto che il mittente ci abbia pensato e si sia preoccupato di imprimere sulla carta i suoi pensieri e le sue opinioni né si può pregustare il momento in cui si riceve la lettera.
Senza dimenticare la scrittura: il modo unico e speciale di scrivere lettere che diventano parole, proprie di una mano amica e lontana, che creano emozioni. Per scrivere una lettera ci vuole tempo perchè è un lavoro ragionato che rende unico il destinatario.
I ragazzi si sono avvicinati a questo genere un po’ perplessi ma dopo hanno capito che scrivere una lettera è come fare un dono all’altra persona perché le consegniamo il nostro affetto e la nostra anima, attraverso parole che rimarranno per sempre fissate sul foglio di carta.
Il laboratorio di scrittura è stato affiancato, inoltre dalla lettura del romanzo “Ciao, tu. Indovinami, scoprimi, sappimi” di Beatrice Masini e Roberto Piumini perché non si può essere scrittori se prima non si è stati buoni lettori.
Si parla di Viola, una ragazza che frequenta il primo anno del liceo classico e il mondo che la circonda è tutto nuovo per lei: nuovi professori, nuove materie, nuovi compagni…E, tra tutti, Viola nota proprio lui, Michele. Lui è carino ma lei è timida e non sa cosa dirgli… Quindi organizza un gioco, gli lascia un messaggio “segreto” nello zaino: gli scrive una lettera anonima.
E qui parte il gioco: i due iniziano a scambiarsi lettere, senza che Michele sappia chi sia la ragazza alla quale comincia a raccontare di sé (lascia le lettere per lei dietro alla lavagna).
Così Michele e Viola (o come la chiama lui, Euly) si scrivono e si raccontano segreti, si confessano passioni e ricordi, speranze, paure… Sono veri, sono sinceri, sono semplici. In questo piccolo libro viene promossa la lettera vecchio stile, il lento corteggiamento che permette di indovinare, scoprire, sapere qualcuno contro la velocità di Facebook e dei messaggi su Whatsapp.
Il laboratorio è poi proseguito con l’analisi della mail art che rappresenta un altro strumento suggerito all’interno del progetto lettura d’Istituto.
La Mail Art è un movimento artistico d’avanguardia che prevede l’invio per posta di cartoline, buste, lettere e prodotti simili, rielaborati artisticamente con vari metodi (dipinte, disegnate, decorate a collage, etc.) e indirizzati a uno o più destinatari.
La caratteristica primaria dell’Arte Postale é quella di essere uno scambio di idee e creatività nella quale i destinatari non sono passivi ma devono partecipare attivamente al movimento apportando il proprio contributo creativo sulla lettera che ricevono per poi rispedire in giro l’opera ad altri che faranno lo stesso.
I materiali più comunemente utilizzati per realizzare le opere di mail art, sono tra i più svariati: collage, pittura, varie tecniche pittoriche, tecniche di stampa, poesie, sound music… e tutto ciò che la creatività o il formato stesso della cartolina permettono di fare. In un’epoca come la nostra caratterizzata da forme di comunicazione un po’ “fredde”, “standardizzate” come l’sms, l’e-mail e la stessa scrittura computerizzata, l’Arte Postale ha incuriosito i ragazzi, che si sono divertiti a creare le loro piccole opere riscaldando i loro occhi e il loro cuore così abituati al colore finto dello schermo del laptop e dello smartphone.
Ma tutto questo non significa ignorare le grandi potenzialità della e-mail. Gli alunni, infatti, seguiti dall’insegnante, hanno studiato anche le caratteristiche specifiche della lettera elettronica e i suoi vantaggi come la velocità, l’economicità e la possibilità di contenere allegati digitali. Tradizione e innovazione, infatti, possono e devono convivere nell’attività didattica