Viaggio della Memoria: emozioni forti e lacrime in viso
Pensieri ed emozioni degli alunni dell’Istituto “Gramsci” di ritorno dal Viaggio della Memoria
Dopo cinque giorni di viaggio per non dimenticare le atrocità accadute 72 anni fa ad Auschwitz e Birkenau gli alunni dell’Istituto “Gramsci” hanno voluto esprimere i loro pensieri e forti sentimenti provati in questi giorni visitando i “Campi della morte”. Ancora in viaggio di ritorno hanno inviato alla scuola una nota che racchiudere i loro sentimenti e il loro animo modificato dalla forte esperienza.
Qui di seguito riportiamo la nota scritta dalle alunne Azzurra Simeoni e Fabiana De Matteo a nome di tutto il gruppo:
“Due cose sono infinite:l’universo e la stupidità umana,ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi”
Come si può contraddire Albert Einstein, quando percorri le vie di un campo di sterminio,dove persone innocenti furono vittime di atti disumani,che solo una mente perversa protagonista di un romanzo fantascientifico potrebbe compiere?
“Arbeit Macht Frei”:il lavoro rende liberi.Questa era l’ironia sadica che accoglieva i deportati ad Auschwitz 1,dandogli false speranze di uscirne,sostituite troppo presto dalla vara,cruda,tragica realtà. Vedendo le facce spaventate dei deportati in foto scattate dai tedeschi oltrepassando le così dette “Porte della Morte”e scoprendo le tragiche condizioni igieniche dei prigionieri,non ci è stato possibile reprimere un brivido,una lacrima e talvolta un pianto. Stiamo parlando di milioni di uomini morti,colpevoli solo si essere nati,uccisi da altri uomini, senza pietà.E niente di ciò che ciascuno di noi ha provato vedendo quel campo a distanza di 72 anni è paragonabile a ciò che provarono,vissero i deportati in quel luogo.Ora tutto è finito,ma,come disse George Santayana:”Chi non ricorda il passato è destinato a ripeterlo “.