Sbullon@ti, la Polizia di Stato alla primaria Marconi
Le classi quinte della primaria Marconi hanno incontrato la Polizia di Stato per parlare di bullismo e cyberbullismo
Articolo scritto dai reporter web Riccardo Fazio e Daniele Pistoia
I poliziotti del commissariato di Cisterna hanno incontrato gli alunni delle classi quinte della primaria Marconi per parlare di Bullismo e Cyberbullismo per il progetto della Questura di Latina dal titolo Sbullon@ti.
L’incontro rientra nelle attività promosse dal referente d’istituto per il progetto Generazione web responsabile.
Il poliziotto ha raccontato storie di ragazzi o bambini diventati bulli o vittime di bullismo. Gli agenti hanno spiegato loro che il bullismo è un reato e una cosa brutta e non va fatta. Il poliziotto ha detto agli alunni che il bullismo è causato spesso da tristezza, solitudine o emarginazione; ha spiegato anche che il cyberbullismo è, a volte come il bullismo, fonte di suicidio. Una storia che ha raccontato è quella di un bambino che a scuola non era invitato alle feste e quindi veniva emarginato. Una volta arrivato alle superiori, dato che si era irrobustito, è diventato bullo ed ha chiuso una ragazza in bagno; dopo circa un quarto d’ora la ragazza è stata liberata da un professore e il ragazzo è stato denunciato.
Per rendere più divertente il tutto ha fatto vedere diversi video molto istruttivi e interessanti. Il poliziotto è stato molto simpatico con i ragazzi che si sono divertiti molto ed hanno capito che alla fine la persona che ci rimette di più non è la vittima ma il bullo.