El Perro del hortelano: la commedia spagnola torna ad Aprilia!
Grande partecipazione degli alunni delle classi terze della scuola media “Antonio Gramsci” al Teatro Europa per la visione della commedia musicale in lingua spagnola “El perro del hortelano”.
Il giorno 15 marzo, dalle 9:30 fino alle 11:30, gli alunni delle classi terze della sezione media dell’Istituto “Antonio Gramsci”, insieme ad una scuola secondaria di secondo grado di Velletri, hanno assistito presso il teatro Europa di Aprilia alla commedia musicale in lingua spagnola “El perro del hortelano”, tratta dall’omonima opera di Lope de Vega, scrittore spagnolo del Siglo de Oro.
La rappresentazione è ambientata a Napoli nel XVII secolo. La contessa Diana de Belflor viene svegliata in piena notte da alcuni rumori. A causarli è Teodoro, il suo segretario, che si sta incontrando segretamente con la sua domestica Marcela.
Invidiosa della situazione amorosa della serva, Diana inizia a guardare Teodoro sotto un’altra luce, decidendo così di conquistarlo. Combattuta dalla differenza di status sociale, però, abbandona improvvisamente ogni tentativo di seduzione e, al tempo stesso, impedisce all’amato di sposarsi con Marcela, comportandosi così come El Perro del Hortelano che non mangia le verdure, né permette ad altri di mangiarle. Risolutivo sarà l’intervento del servo Tristán che, procurando a Teodoro una nobile (e falsa) identità, permetterà a Diana di sposare il suo amato senza essere per questo screditata.
I due protagonisti Diana e Teodoro sono stati affiancati da altri personaggi quali: Marcela, Tristán, il Marchese Ricardo che vuole conquistare Diana senza nessun risultato, e il conte Ludovico, che a sua insaputa conferisce la falsa identità di nobiluomo a Teodoro.
La commedia leggera e divertente e, allo stesso tempo, portatrice di significati profondi, celebra il trionfo dell’amore, l’unico che permette di abbattere le barriere sociali più ferme. Come diceva Lope de Vega, “l’amore maestro insegna in modo uguale e attraversa allo stesso modo una contessa e un servo”.
La stessa leggerezza e profondità dell’opera le ritroviamo nella scenografia, che propizia agili cambi di scena grazie al gioco tra i tendaggi, che separano e differenziano gli ambienti e i colorati effetti luce creati su di essi. Il risultato è una riuscita integrazione tra contemporaneità e classicità (data soprattutto dagli arredi), che avvicina lo spettacolo allo spettatore, complice anche la scelta stilistica dei costumi. Studiati per avere un look atemporale, ciascuno di essi mantiene allo stesso tempo dettagli ispirati al Siglo de Oro, che marcano definitivamente le differenze sociali tra i personaggi.
Il genere della commedia, diretta dal regista José Luis Matienzo, permette inoltre di giocare con un ampio ventaglio di colori vivaci, che rendono ancora più moderno l’insieme. Un ruolo molto importante, in questa attuale rivisitazione di un classico letterario, è giocato dalla musica: numerosi i brani musicali contemporanei e di successo, interpretati dagli stessi personaggi, con la funzione di ampliarne i sentimenti, le reazioni e creare dei piacevoli intermezzi nei momenti drammatici.
Un’opera palatina dove c’è stato spazio per sorridere, divertirsi, ma anche riflettere sull’importanza di sognare in grande e seguire i propri sogni fino in fondo con coraggio.
Alla fine dello spettacolo, gli attori sono stati lieti di rispondere a tutte le domande poste in lingua spagnola dai ragazzi con entusiasmo ed emozione.
Grande successo, dunque, per un classico della letteratura spagnola, ancora capace di affascinare e coinvolgere i ragazzi dell’Istituto, che con grande passione studiano la lingua spagnola.
Tale evento è stato organizzato dai docenti di lingua spagnola Ada Catalano e Valerio Filippi.