Blogger per una scuola sostenibile e innovativa: un’esperienza tra sogno e realtà
In viaggio nel mondo per scoprire le città sostenibili nel mondo: articolo di un alunna della classe 3C
Riportiamo un articolo di un’alunna alunna, A.G., della classe 3^C su un progetto svolto in classe grazie alle applicazioni digitali e non solo. Inclusione, creatività e sostenibilità gli ingredienti di questo interessante progetto.
Il mondo in cui noi ragazzi stiamo crescendo è ricco di stimoli dati dalle continue innovazioni tecnologiche come il tablet, lo smartphone ed il mondo di internet, e scientifiche per rendere migliore l’ambiente in cui viviamo. Sembra che tutto possa diventare realtà, anche il sogno di una scuola così come la vorrei, costruita con materiali che rispettano l’ambiente, usano fonti di energia rinnovabile, come per esempio i pannelli ad energia solare ed hanno laboratori dove imparare veramente ad usare correttamente gli strumenti digitali.
Insieme ai miei compagni della classe 3ª C ed ai miei insegnanti ho potuto sognare tutto ciò e vedere come in alcuni posti del mondo sia già realtà. Abbiamo fatto un viaggio, ma senza muoverci da scuola … un viaggio nel mondo della sostenibilità e dell’innovazione attraverso le diverse materie di studio.
Grazie a mappe geografiche digitali e all’applicazione Google Earth abbiamo visitato alcune città “sostenibili” e “innovative” presenti in diversi Paesi e abbiamo scoperto che la Ny Islands Brygge Skole, in Danimarca precisamente a Copenaghen. è un esempio di scuola “green” costruita con materiali eco-sostenibili rispettosi dell’ambiente e innovativa perché ci sono molti laboratori e spazi esterni per svolgere attività didattiche più divertenti.
Abbiamo organizzato gruppi di discussione in classe riguardanti l’inquinamento e le possibili soluzioni come la fitodepurazione con l’uso del bambú e mi è sembrata un vero miracolo scientifico basato su principi naturali. Parlando invece di inquinamento, con la professoressa di inglese, abbiamo visto che le acque dell’Oceano Pacifico sono fortemente inquinate da plastiche e microplastiche tanto da formare delle vere e proprie isole e, con l’aiuto della professoressa di arte, abbiamo realizzato un cartellone che rappresenta proprio un mare pieno di plastica e questo ci ha aiutato a riflettere sulla necessità di fare delle scelte piú consapevoli.
Ed ancora, io ed i miei compagni con il professore di storia abbiamo compreso che l’inquinamento nasce ai tempi della prima rivoluzione industriale, con l’utilizzo del carbone e aumenta con la seconda rivoluzione industriale.
Però, leggendo gli obiettivi dell’Agenda 2030, abbiamo capito che tutti i Paesi si stanno muovendo per risolvere i problemi legati all’inquinamento e per cercare soluzioni innovative utili a migliorare il mondo perché il problema è di tutti, e proprio perché ci riguarda, ognuno di noi può fare la sua piccola parte, proprio come ha fatto Greta Thunberg, una ragazzina svedese che è diventata portavoce dei problemi ambientali.
Insomma, questa esperienza ci ha resi più consapevoli ma è stata anche una bella occasione per lavorare insieme realizzando cartelloni e per confrontarci, conoscerci e anche ridere insieme. In tutto questo, io, registravo dei video, scattavo delle foto e intervistavo i compagni durante le varie attività.
Così, ho potuto vestire i panni di una “blogger” e raccogliere attraverso il mio smartphone le testimonianze delle attività svolte durante questo progetto per poterle pubblicare sul blog della scuola e condividerle così con chiunque sia curioso di sapere com’è andata questa esperienza.
Tutto è stato molto bello! Ci siamo divertiti e appassionati ma resta un pizzico di malinconia pensando alla nostra scuola e a quanto potrebbe migliorare per tutti noi. La immagino, però, in un futuro costruita con materiali riciclabili e con pannelli solari come la scuola di Copenaghen, confortevole per noi alunni e gli insegnanti, con spazi comuni dove leggere libri o potersi rilassare chiacchierando, magari con una caffetteria dove incontrare gli amici, una palestra attrezzata per fare anche nuovi sport, laboratori di informatica, di lingua e di arte per imparare e divertirci insieme. Sì, ora mi sembra un sogno ma ho visto che già esiste una scuola simile nella realtà e sono sicura che anche noi, presto, potremo trasformare i nostri sogni in realtà.
Vediamo ora il video dell’attività svolta