Lo “schiaffo” più famoso della storia raccontato agli alunni della Gramsci
Le classi prime dell’Istituto Gramsci visitano la città dei Papi.
Venerdì 10 Maggio gli alunni delle classi 1A, 1B, 1C e 1F dell’Istituto Comprensivo Gramsci si sono recati in visita di istruzione ad Anagni, detta anche “la città dei Papi”, una cittadina molto bella e molto importante dal punto di vista storico, ma ricordata soprattutto per lo “schiaffo di Anagni”.
Il celebre episodio dello “schiaffo” è avvenuto nella cittadina laziale il 7 settembre 1303 ed ha visto come protagonisti papa Benedetto Caetani, conosciuto come Bonifacio VIII, e il re di Francia Filippo IV di Valois, detto il Bello, anche se la leggenda attribuisce a Giacomo Sciarra Colonna l’atto di schiaffeggiare Bonifacio VIII.
La storia narra che Filippo il Bello, avendo esigenze di cassa, aveva deciso di tassare i beni ecclesiastici sul suolo francese. Bonifacio VIII era pronto ad emanare una bolla di scomunica. Filippo il Bello doveva perciò in tutti i modi evitare la scomunica: inviò quindi in Italia Guglielmo de Nogaret, il quale grazie all’appoggio fornitogli dalla nobile famiglia romana dei Colonna (nemica acerrima dei Caetani), arrivò ad Anagni nella notte tra il 6 e il 7 settembre. Con sé aveva un esercito di un migliaio tra fanti e cavalieri capeggiato da Giacomo Colonna, detto Sciarra (Sciarra in volgare significava attaccabrighe). Il palazzo venne assediato e Nogaret e Sciarra, dopo aver imprigionato il Pontefice, cercarono di costringerlo a ritirare la bolla. La leggenda narra anche che Sciarra abbia “schiaffeggiato” Bonifacio, ma che poi il Pontefice sia stato liberato dai cittadini di Anagni.
Non si hanno notizie certe circa lo svolgimento degli eventi, per cui molti storici hanno, in passato, e ancora oggi, dubitato dello schiaffo di Anagni. Ma nessuno ha mai messo in discussione che l’insulto morale ci fu!
Proprio sulla vicenda dello “Schiaffo” si è basata l’interpretazione di alcuni attori proprio nella “Sala delle Scacchiere”, a cui hanno assistito gli alunni accompagnati dalle proprie docenti, durante la visita al palazzo di Bonifacio VIII.
L’itinerario ha previsto anche la visita alla Cattedrale di S. Maria Annunziata con il percorso museale, unico, segnato e unidirezionale. La Cattedrale è situata nella suggestiva Piazza Innocenzo III, considerata una delle piazze più belle del Lazio, quasi un “salotto dell’Età di Mezzo”. Si possono ammirare, infatti, altri edifici di epoca basso-medievale, come l’alto campanile, ornato di bifore e trifore, che si erge staccato in posizione frontale a pochi metri dalla facciata in stile romanico della cattedrale.
Gli alunni sono stati accompagnati lungo il percorso del Museo della Cattedrale. Hanno potuto visitare la Biblioteca e la Sala del Capitolo; la Nuova Sagrestia con le opere più recenti quali calici e mitrie vescovili , i locali dell’Antico Tesoro con la collezione medievale dei parati bonifaciani e la medievale Cappella del Salvatore, fino ad arrivare ai sotterranei della Cattedrale.
Nei sotterranei hanno ammirato l’Oratorio di san Thomas Becket, antico mitreo con pitture di fine XII – inizio XIII secolo, e la meravigliosa Cripta di San Magno, patrono della città, che custodisce affreschi raffiguranti vari argomenti biblici. Proprio per questa particolarità è stata definita la “Cappella Sistina del Duecento”sia per i temi trattati che per il livello di conservazione delle pitture.
Dopo la visita, tutti insieme, alunni e docenti, hanno raggiunto dei giardini per poter consumare il loro pranzo a sacco e rilassarsi un po’. Infine, sono ritornati a casa stanchi, ma molto contenti di aver trascorso una giornata molto emozionante.
Articolo scritto con il contributo del reporter web Lorenzo Di Francia del corso di Giornalismo web.