Una visita d’istruzione “diversa” a Palazzo Chigi di Ariccia
Gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria “A. Gramsci” incontrano i fantasmi della famiglia Chigi.
Mercoledì 5 aprile 2023, gli alunni delle classi seconde, sezione media dell’Istituto Gramsci, si sono recate in visita d’istruzione a Palazzo Chigi di Ariccia.
Il palazzo ducale di Ariccia, nel cuore dei Castelli Romani, è un esempio unico al mondo di “interno barocco”, una vera capsula del tempo che conserva miracolosamente l’arredamento e la disposizione originaria delle sale.
Iniziato dai Savelli, signori di Ariccia, nella seconda metà del sedicesimo secolo, il Palazzo fu ristrutturato tra il 1664 ed il 1672 con la direzione di Carlo Fontana, principe dell’architettura tardo barocca, seguendo un’idea progettuale di Giovan Lorenzo Bernini, suo maestro, il quale si occupò anche della sistemazione urbanistica dell’antico borgo.
Rimasto inalterato nel suo arredamento originario, vanta anche un’importante collezione di dipinti, sculture risalenti prevalentemente al XVII secolo e provenienti anche da altre dimore di famiglia, tra cui lo stesso palazzo di Roma, oggi sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Durante la visita gli alunni, divisi in gruppi e accompagnati dai docenti e dalle guide, sono stati “catapultati” nel passato della vita dei principi Chigi, in modo molto coinvolgente e appassionante, grazie anche ad una compagnia di bravissimi attori, i quali hanno impersonato proprio i “fantasmi” di Palazzo Chigi.
La visita si è svolta principalmente attraverso alcune sale del “Piano Nobile“: dalla “Sala da pranzo d’Estate“, con pareti rivestite da parati in cuoio verde e arancio provenienti dalla città di Cordova e decorati con rilievi e lamine d’oro e con decorazioni a tempera sul lato del loggione, alla “Sala da pranzo d’Inverno“, anch’essa rivestita da parati in cuoio e caratterizzata dai ritratti dei Borghese imparentati con i Chigi. Infatti, una delle maggiori ricchezze e specificità del palazzo è costituita proprio dai rarissimi parati in cuoio stampato del XVII secolo, detti tradizionalmente “di Cordova”, un caso unico in tale genere a livello europeo.
Poi, gli alunni hanno potuto visitare la “Camera Rosa”, che conserva vari ritratti della famiglia; la“Stanza delle Suore”, una stanza arredata con i ritratti delle monache di casa Chigi, quasi tutte figlie di Agostino Chigi e Maria Virginia Borghese; la “Stanza dell’Ariosto”, denominata così per le scene rappresentate che sono state tratte dall’Orlando Furioso; la “Sala Maestra”, fulcro del Palazzo; la “Stanza delle Belle”, che ospita la serie di ritratti raffiguranti bellezze romane; la “Sala del Trucco”, che prende il nome dal biliardo per il “gioco del Trucco”, una specie di bowling di moda nel Seicento; il “Salone Giallorosso”, così denominato dal colore dei damaschi; lo “Studio del Principe don Mario”, che conserva memorie, fotografie e stampe del tempo.
La guida ha condotto i ragazzi anche nel “Cucinone“, una grande cucina che si trova nell’ala est al piano terra, che è dominata dalla gigantesca cappa del camino e che conserva ancora molti arredi originari del Seicento, pentolame e posate in rame e stagno.
Alla fine del percorso alunni e docenti sono stati salutati dagli attori con un brano musicale dell’epoca, rendendo la visita un momento magico ed indimenticabile.