La creatività ci rende liberi!
Immaginazione, creatività e fantasia motori del progetto lettura dell’I.C.“A.Gramsci”.
Il progetto lettura dell’I.C. “A. Gramsci” da molti anni propone attività, incontri, laboratori finalizzati a stimolare negli alunni di tutte le fasce di età (dalla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria fino alla scuola secondaria di primo grado) la creatività, la fantasia e l’immaginazione.
Gianni Rodari affermava che la creatività è sempre rivoluzionaria! “Creatività” è sinonimo di “Pensiero divergente”cioè capacità di rompere continuamente gli schemi dell’esperienza.
È “creativa” una mente sempre al lavoro, sempre a far domande, a scoprire problemi dove gli altri trovano risposte soddisfacenti, a suo agio nelle situazioni fluide nelle quali gli altri fiutano solo pericoli, capace di giudizi autonomi e indipendenti che rifiuta il codificato, che rimanipola oggetti e concetti senza lasciarsi inibire dai conformismi. Tutte queste qualità si manifestano nel processo creativo.
In Rodari la creatività è la capacità di manipolare la realtà, di inventare storie, fare ipotesi e progetti. L’educatore per lui deve trasformarsi in “animatore, in promotore di creatività”: deve promuovere attività che comprendano tutte le discipline, all’interno delle quali il ragazzo diventi un creatore e produttore di valori e di cultura, rendendo la sua mente sempre più sensibile ai processi cognitivi divergenti, alla critica e al dissenso, al coraggio dell’utopia.
Anche per Bruno Munari la creatività forma un’intelligenza elastica, una mente libera da preconcetti d’ogni genere, pronta a modificare le proprie opinioni, in quanto la creatività si forma e si trasforma continuamente. Come per Rodari la scrittura è testimonianza di libertà, così per Munari il segno è invenzione efficace, libera e irriverente nei confronti delle convenzioni.
Il progetto lettura d’Istituto, prendendo spunto dalle lezione dei grandi del passato, cerca appunto di far emergere il processo creativo che è insito nella natura umana “non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo” (Rodari).
Una delle attività di scrittura creativa proposte nel progetto lettura è il Caviardage.
Il Metodo Caviardage aiuta a scrivere poesie e pensieri partendo da testi già scritti: pagine strappate da libri da macero, articoli di giornali e riviste.
Grazie alla contaminazione con svariate tecniche artistiche espressive (quali il collage, la pittura, l’acquarello, etc.) si dà vita a poesie visive: piccoli capolavori che – attraverso parole, segni e colori – danno voce a emozioni difficili da esprimere nel quotidiano.
Il Metodo didattico, creato e diffuso in Italia da Tina Festa, può essere utilizzato per se stessi, come pratica di benessere; all’interno di percorsi scolastici, per attività artistiche; di intrattenimento ludico-espressivo; in ambiti terapeutici come in arteterapia e counseling ed è quindi un’ottima strategia inclusiva per tutti i ragazzi e in particolare per coloro che presentano delle difficoltà d’apprendimento.
Di seguito alcuni lavori della classe 3F.
Gli alunni delle classi 1 e 2 A hanno invece sperimentato la produzione di segnalibri sulle strategie legate al leggere, nell’ottica di una ricerca di senso e di una costruzione di significato che la lettura promuove negli studenti. Questi ultimi diventano protagonisti del loro sapere e comprendono la potenza della letteratura in grado di attivare con il lettore quella che Todorov definisce “una comunicazione inesauribile”.
Proprio l’idea di una letteratura capace di dialogare ancora e ancora con i ragazzi che con essa entrano in contatto, è alla base della realizzazione di segnalibri che stimolano una riflessione continua sul leggere opere di diverso genere, dai classici alla letteratura per young adults. I segnalibri, inoltre, sono stati pensati anche per un’altra funzione, non meno significativa: sono, infatti, profondamente legati ad annotazioni che gli studenti realizzano sul loro taccuino, potente strumento di riflessione e metacognizione e vengono suggerite, appunto, dai prompts presenti sui segnalibri, fedeli accompagnatori di tutte le letture dei nostri ragazzi.
Un’altra sezione del progetto lettura prende in considerazione il riciclo creativo dei libri. I nostri alunni hanno capito che anche i libri vecchi, superati e destinati al macero possono costituire materia prima preziosa riciclabile per poter creare mobili, oggetti e articoli per la casa utili e belli. Partendo da questa idea sono nate lampade, portavasi, portagioie, svuota tasche, tavolini, spalliere per i letti, orologi, portafoto, sculture di libri e istallazioni. Così i libri continueranno a farci compagnia e renderanno più calda la nostra casa. Questa attività oltre a trasmettere l’amore verso i libri, a sviluppare la creatività offre un importante messaggio di rispetto dell’ambiente. Vi presentiamo le opere realizzate dagli alunni della classe 2F.
Nel nostro progetto il libro rappresenta un compagno di viaggio inseparabile. Spesso la lettura di un testo di narrativa offre spunti creativi che si concretizzano nell’elaborazione di un manufatto che può essere un semplice disegno realizzato però con le tecniche più svariate, un quadro, un dipinto fino a diventare un capo d’abbigliamento come è successo agli alunni della 2 F.
Gli alunni delle classi 1E , 2 e 3 C e 2H hanno sperimentato, invece, l’utilità degli organizzatori grafici e hanno realizzato dei panini “imbottiti” di letture.
Gli organizzatori grafici sono strumenti compensativi ideali per favorire un apprendimento inclusivo dei nostri allievi DSA o BES, ma sono strumenti straordinari per tutti gli allievi e per tutte le discipline. Si presentano quindi come strumento didattico inclusivo. Un organizzatore grafico di solito è un modello di una pagina, con aree geometriche vuote che devono essere completate dagli studenti con idee e informazioni collegate a un preciso contenuto di studio. Alcuni organizzatori sono specifici, altri possono essere utilizzati per diversi argomenti. Ma quello che rende gli organizzatori grafici validi al di là del contenuto da veicolare è il fatto che modellano i processi cognitivi dei nostri allievi, li aiuta ad acquisire non solo capacità di ordinare e rielaborare contenuti, ma anche di applicare tali strumenti a tutti gli ambiti di apprendimento
Nel nostro caso sono stati utilizzati per promuovere la lettura.
Gli alunni della classe 3F si sono invece divertiti a realizzare degli agamograf. Un agamograph è formato da una serie di immagini che cambiano osservandole da angoli differenti. Questo lavoro prende il nome dello scultore israeliano Yaacov Agam, pseudonimo di Yaacov Gipstein, che nel 1955 viene riconosciuto come uno dei più importanti esponenti del neonato movimento artistico dell’arte cinetica e dell’Optical arte. Nel laboratorio linguistico è stato utilizzato come un attivatore di scrittura, in quanto le immagini e i colori possono essere da stimolo alla produzione anche nei ragazzi con difficoltà.
Un’ampia sezione del nostro progetto è poi dedicata alla realizzazione di libri. Gli alunni non sono solo fruitori ma diventano dei veri e propri autori. Frutto del laboratorio di scrittura creativa sono infatti alcuni libri pubblicati dalla casa editrice “Psiche e Aurora”; poesie e testi che hanno partecipato ai vari concorsi locali e nazionali. Nei libri realizzati a mano, infine, la creatività trova il giusto spazio ed esplode in una miriadi di sfumature. Dalle parole al segno, dal disegno alla pittura, dal decoupage all’arte di piegare un foglio, la fantasia prende forma regalando libri pop up, libri a fisarmonica, libri tunnel, libri in scatola, libri sugli ombrelli, libri ingessati e tanto ancora…Pezzi unici da custodire, con i quali giocare ma soprattutto libri sui quali studiare e ripassare. Questa esperienza è stata, quindi, un’occasione unica per poter compiere un piccolo miracolo: inserire nella quotidiana didattica curricolare i voli della fantasia e il segno della creatività riuscendo, nel contempo, a dare impulso ad una nuova forma di inclusività e collaborazione.
Anche la storia e la geografia possono essere studiate in modo creativo e divertente. Gli alunni della sezione E, della 1C, 2F e 3F ne sono testimoni. Di seguito alcuni esempi di libri realizzati a mano dai nostri ragazzi.