La Gramsci di Aprilia rende omaggio a Luis Sepulveda.
Gli alunni delle classi 1D, 3D, 1F e 3F, all’interno del progetto lettura d’istituto, omaggiano il grande scrittore cileno Luis Sepulveda.
In occasione della Giornata Mondiale del libro e del diritto d’autore l’Istituto Comprensivo “A.Gramsci” di Aprilia ha omaggiato attraverso numerose attività laboratoriali, approfondimenti e reading letterari il grande scrittore cileno Luis Sepulveda.
Il progetto lettura d’Istituto quest’anno ha riservato una sezione speciale allo scrittore anche in occasione del primo anniversario dalla sua scomparsa avvenuta il 16 aprile del 2020.
Tutti gli alunni della Gramsci, dai piccoli lettori della scuola dell’infanzia Arcobaleno, alla scuola primaria Marconi fino allo scuola secondaria di primo grado, hanno voluto salutare con affetto e ammirazione lo scrittore che ha saputo toccare tematiche e questioni universali senza mai essere banale avvicinando tanti giovani alla lettura e riuscendo, soprattutto, a far tornare bambini tanti adulti adulti attraverso le sue favole.
Gli alunni delle classi 1D e 1F, accompagnate dalle professoresse Barbara e Cinzia Pedrazzi, si sono dedicati alla lettura di alcuni romanzi di Luis Sepulveda, che hanno scelto in modo autonomo, secondo le loro preferenze individuali, proprio perché la lettura non deve essere vista come un’imposizione ma come come un’occasione di crescita e formazione.
Dopo la lettura i ragazzi hanno creato forme tridimensionali dei protagonisti dei romanzi letti e hanno scritto le caratteristiche di ognuno di essi riportando anche parole e frasi più significative.
Le classi 3D e 3F hanno potuto conoscere ed approfondire molti aspetti della vita dello scrittore cileno attraverso la lettura del libro di Ilide Carmignani dal titolo “Storia di Luis Sepulveda e del suo gatto Zorba”, edito da Salani.
Il libro racconta in un dialogo intimo e commovente tra lo scrittore e il gatto bibliotecario Diderot – uno dei protagonisti del celebre romanzo Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare – la vita di “Lucho”, come chiamavano gli amici il celebre autore cileno, e del suo gatto Zorba.
Si inizia dalla nascita, il 4 ottobre 1949, in un albergo della piovosa Ovalle, fino alla sua scomparsa l’aprile scorso e al suo futuro e definitivo ritorno nei mari del sud del mondo.
La lucchese Ilide Carmignani, nota soprattutto per essere la voce di Luis Sepulveda e di Roberto Bolano, è una delle traduttrici più importanti dell’attuale panorama letterario e da tempo collabora con le più grandi case editrici italiane.
Nel 2000 ha vinto il Premio di Traduzione Letteraria dell’Istituto Cervantes, nel 2013 il Premio Nazionale di Traduzione del Ministero per i Beni Culturali, e nel 2018 il Premio “Bodini” per la sua nuova traduzione di Cent’anni di solitudine. Ha tenuto corsi e seminari di traduzione letteraria presso università italiane e straniere.
Ha collaborato con Linea d’Ombra, Il Manifesto, Lo Straniero e Tutto Libri – La Stampa. Dal 2000 cura gli eventi sulla traduzione letteraria per il Salone del Libro di Torino (l’AutoreInvisibile), dal 2003 organizza, insieme a Stefano Arduini, le “Giornate della Traduzione Letteraria”, e dal 2012 Traduttori in Movimento presso la residenza per artisti Castello in Movimento di Fosdinovo. Ha pubblicato “Gli autori invisibili. Incontri sulla traduzione letteraria,” Besa 2008. “Storia di Sepulveda” rappresenta la sua prima opera narrativa.
I ragazzi delle due classi si sono lasciati guidare dal racconto. Da subito Luis Sepulveda e la sua vita avventurosa e “incandescente” li ha conquistati.
Nato in un bel giorno di primavera in un albergo nella terra ai confini del mondo, Luis, detto Lucho, comincia il suo racconto dai nonni e dall’infanzia a Santiago, per poi ricordare il primo amore e l’incontro con Carmen Yanez, sua compagna della vita.
Il gatto lo ascolta parlare dell’entusiasmo per l’elezione di un presidente chiamato Allende e del tragico golpe che lo costringerà all’esilio, della lunga esperienza in Amazzonia accanto agli indios shuar, fino all’arrivo ad Amburgo dove, in una realtà tutta nuova, inventerà la favola della gabbianella per far addormentare i suoi tre bambini.
L’approfondimento poi è proseguito con la lettura in classe ad alta voce da parte dell’insegnante del romanzo di Sepulveda. Il libro è un canto alla natura, una richiesta d’aiuto per la salvaguardia dell’ambiente e delle tradizioni indigene dei paesi in cui Luis Sepulveda ha vissuto per anni.
Sullo sfondo, però, di questa preghiera, il protagonista, che sta invecchiando scopre l’amore per la lettura che lo rapisce completamente trasportandolo in un mondo diverso, senza orrori e cattiveria.
Abbiamo pensato che in occasione della Giornata Mondiale del libro le parole del protagonista di questo romanzo potessero essere il miglior messaggio di promozione alla lettura che potessimo condividere con tutti i nostri lettori.
“Leggeva lentamente, mettendo insieme le sillabe, mormorandole a mezza voce come se le assaporasse. Quando un passaggio gli piaceva particolarmente lo ripeteva molte volte, tutte quelle che considerava necessarie per scoprire quanto poteva essere bello anche il linguaggio umano”.
“Sapeva leggere. Possedeva l’antitodo contro il terribile veleno della vecchiaia.”
“Antonio Josè Bolivar Proano si avviò verso El Idilio e verso i suoi romanzi che parlavano d’amore con parole così belle che a volte gli facevano dimenticare la barbarie umana”
La lettura ad alta voce dei libri di Luis Sepulveda è stata accompagnata da una serie di laboratori creativi attraverso i quali i ragazzi hanno prodotto caviardage, segnalibri, calligrammi, libri in una pagina ed infine un’intervista impossibile che riportiamo di seguito.