A scuola con tatto
Iniziano alla scuola dell’infanzia Arcobaleno i laboratori tattili ispirati a Bruno Munari.
Sono iniziati alla scuola dell’infanzia Arcobaleno i laboratori creativi. Il primo appuntamento ha visto coinvolti i piccoli alunni in un divertente laboratorio tattile alla maniera di Bruno Munari.
Secondo Bruno Munari la conoscenza del mondo, per un bambino, è di tipo plurisensoriale, e tra tutti i sensi il tatto è quello maggiormente usato. Ma mentre l’educazione alla visione ed alla comunicazione viene praticata in tutte le scuole, l’educazione tattile non viene presa sufficientemente in considerazione…
Secondo l’artista in molte scuole dell’infanzia si fa troppo presto uso dei mezzi pittorici, quando invece il bambino non ha ancora esaurito i suoi interessi tattili.
Sarebbe molto più utile per loro mettere a disposizione scatole o vasche di materiali diversi, lasciarli liberi di toccare e magari parlare, in un secondo momento, delle sensazioni provate.
Prima ancora di Munari si era occupato di “armonie tattili” Filippo Tommaso Marinetti , secondo il quale le «armonie tattili» costituiscono l’obiettivo del tattilismo che deve «collaborare indirettamente a perfezionare le comunicazioni spirituali fra gli esseri umani, attraverso l’epidermide.
Nel 1921 il futurista lanciava a Parigi il tattilismo con lo scopo di mettere a punto un’attività estetica basata sul tatto come mezzo di trasmissioni di sensazioni.
Il suo Manifesto rappresenta un passaggio rivoluzionario della storia dell’arte è il precursore dell’idea che l’arte possa essere apprezzata anche attraverso canali diversi dalla vista in primo luogo il tatto.
Fu lo stesso Marinetti a realizzare la prima tavola tattile mettendo assieme materiali molto diversi al tatto e stabilendo un percorso di lettura di questo oggetto da toccare.
Nella scuola dell’infanzia il tatto ha un ruolo importantissimo, i bambini hanno bisogno di capire, di classificare e di mettere in ordine ciò che imparano.
Toccando comprendono, conoscono se stessi e il mondo che li circonda.
Seguendo queste indicazioni abbiamo pensato di realizzare una serie di laboratori.
Prima di tutto sono stati reperiti i materiali con i quali realizzare tavole e libri tattili.
Alcuni materiali sono stati recuperati direttamente dai bambini nel giardino della scuola (foglie, sassi, rami e terra) gli altri sono stati forniti dalle famiglie.
Una volta raccolti, gli oggetti sono stati divisi e classificati in due grandi categorie: elementi naturali e elementi artificiali.
Abbiamo poi disposto i diversi contenitori in modo circolare realizzando un girotondo tattile. Ogni bambini ha pescato i materiali che preferiva e poi ha realizzato il proprio libro tattile.
Insieme con le insegnanti, poi, sono state realizzate delle tavole tattili che saranno esposte nel plesso Arcobaleno e in seguito faranno parte della mostra finale del progetto lettura “libri in arte”.