Giornata della Terra 2020 con la didattica a distanza diventa digital
Giovani poeti e artisti delle classi ID e IIIB sono scesi in campo per l’Earth Day 2020: poesie, disegni e video realizzati in didattica a distanza.
“La poesia salverà… la Terra” è il titolo dell’attività delle classi ID e IIIB in occasione dell’Earth Day 2020, lavoro che rientra nel progetto dedicato alla Poesia che le classi portano avanti durante l’anno.
In questi giorni di didattica a distanza i ragazzi delle due classi, guidati dalla prof.ssa Marilena Ferraro, hanno dedicato alla nostra amata Terra versi profondi e segnati dagli eventi che stiamo vivendo. Coronavirus e quarantena hanno fatto riflettere ancora di più i ragazzi su quanto noi possiamo essere determinanti, con le nostre azioni, per il nostro futuro e per il futuro del nostro pianeta.
Gli alunni della classe ID, quest’anno, hanno lavorato ampiamente sugli obiettivi dell’Agenda 2030 e soprattutto sugli effetti del cambiamento climatico sul nostro pianeta.
Nei versi che hanno riportato nei due video qui sotto si legge il segno dell’aggressività dell’uomo verso la nostra natura e il desiderio di tutelarla e difenderla.
Gli alunni della classe ID hanno realizzato disegni e poesie raccolti in questa video presentazione:
Gli alunni della classe IIIB hanno realizzato le poesie e montato il video:
Earth Day 2020, parola d’ordine: lotta al climate change
Il tema della Giornata della Terra 2020 è l’azione per il clima. L’enorme sfida che il climate change porta con sé è l’argomento più urgente per questo 50° anniversario. Le prove scientifiche sono chiare e inconfutabili: l’attività umana sta accelerando il riscaldamento globale a un ritmo allarmante. Gli scienziati hanno avvertito che abbiamo poco più di un decennio per dimezzare le emissioni ed evitare gli impatti più devastanti del cambiamento climatico su fornitura alimentare, sicurezza nazionale, salute globale, condizioni meteo e altro ancora.
Dal 1970 a oggi, una storia da non dimenticare
La Giornata della Terra è nata ufficialmente il 22 aprile del 1970 come una mobilitazione ecologista di studenti americani. L’idea era di dar seguito alla Giornata dei diritti ambientali (28 gennaio 1970), appuntamento organizzato, tra le altre cose, per ricordare il disastro dell’Union Oil Platform A. Solo un anno prima, infatti, nel canale di Santa Barbara, una piattaforma di trivellazione aveva provocato una gigantesca fuoriuscita di petrolio. A causa dell’incidente si stima si siano riversati nelle acque californiane dagli 80.000 ai 100.000 barili di greggio (13.000-16.000 m3). Una perdita che causò, allora, la morte di oltre 10mila animali.
L’evento scosse profondamente gli Stati Uniti e riuscì a provocare una reazione. E così, nella primavera del 1970, l’attivista per la pace John McConnell, il senatore del Wisconsin Gaylord Nelson e l’allora studente universitario Denis Hayes, posero i semi del primo Earth Day. Il 22 aprile duemila università e circa diecimila scuole primarie e secondarie degli Stati Uniti sono scese in piazza a manifestare per chiedere una riforma delle norme ambientali.