Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore al tempo del coronavirus.
Le classi 1F, 2C, 2D e 3F omaggiano Luis Sepulveda in occasione della Giornata Mondiale del libro e del diritto d’autore.
Le classi 1F, 2D, 2C e 3F continuano anche se a distanza il fantastico viaggio nelle parole e nel progetto lettura d’Istituto dedicando il 23 aprile alla memoria del grande maestro Luis Sepulveda da poco scomparso.
Anche in questo insolito momento storico di emergenza coronavirus, il 23 aprile 2020 si rinnoverà l’appuntamento con la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, proclamata dall’UNESCO nel non troppo lontano 1995, e che dal 1996 è celebrata con eventi in tutto il mondo, e particolarmente in Catalogna, a Barcellona, che sin dal mattino ogni anno si inonda di rose e libri.
Non a caso, l’evento è noto anche come Giornata Mondiale del Libro e delle Rose. L’omaggio floreale della città, per l’evento che avviene nel giorno della Festa di San Giorgio, si legherebbe alla leggenda secondo cui San Giorgio raccolse una rosa, nata dal sangue del drago sconfitto, per donarla alla principessa a cui aveva salvato la vita.
Molte le iniziative programmate per questa giornata la Fondazione De Sanctis, ad esempio, in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura, organizza la sua prima maratona letteraria in streaming.
Grazie a una piattaforma creata appositamente per l’occasione e alla partecipazione di grandi autori e attori, la Giornata Mondiale del Libro verrà così festeggiata in tutte le case attraverso la piattaforma www.capolavoridellaletteratura.org, sul sito di Repubblica e sul sito di ACI.
L’evento avrà inizio alle 11 del 23 aprile e proporrà interventi di commento critico di alcuni autori alle grandi opere della letteratura e la lettura di alcuni passi significativi dei grandi classici da parte degli attori che hanno aderito al progetto.
La conduzione verrà curata dallo scrittore Paolo Di Paolo che, assieme a Vladimiro Polchi, Veronica Gentili e Pietro del Soldà, introdurrà gli ospiti della maratona “per una staffetta culturale che si propone di raggiungere non solo il pubblico adulto, ma anche le giovani generazioni e le scuole, che potranno fruire dell’evento anche a scopo didattico”. Per commentare in diretta la maratona sarà possibile utilizzare l’hashtag #CapolavoriDellaLetteratura.
Anche le classi 1F, 2C, 2D e 3F hanno pensato di lasciare un proprio contributo ricordando in questa giornata un grande maestro che ci ha insegnato a volare: Luis Sepulveda.
Sepulveda è stato uno scrittore cileno. Militante di Unità popolare, fu costretto a lasciare il paese in seguito al colpo di stato che mise fine al governo di Allende. Il suo impegno di militante ecologista lo spinse a partecipare a diverse missioni dell’organizzazione ambientalista «Greenpeace».
Esordì nella narrativa con la raccolta di racconti Cronache di Pietro Nessuno (1969), cui sono seguiti Le paure, le vite, le morti e altre allucinazioni (1986) e Taccuino di viaggi (1987). Si impose definitivamente con il romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore (1989), cui fecero seguito Il mondo alla fine del mondo (1989), Un nome da torero (1994), storia di spionaggio ambientata fra la Patagonia e la Germania, La frontiera scomparsa (1994), l’originale libro di viaggi Patagonia Express (1995) e la favola-parabola Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (1996).
Il piacere di narrare e l’impegno politico e ambientalista s’intrecciarono nelle opere successive: Incontro d’amore in un paese in guerra (1997), Diario di un killer sentimentale (1998), Cronache dal cono sud (2006), che dall’opposizione di principio a qualunque guerra estrae una riflessione amara e lucida sui primi anni del millennio e il libro di racconti La lampada di Aladino (2008).
Tra gli ultimi romanzi ricordiamo: Ritratto di gruppo con assenza (2010), Ultime notizie dal sud (2011), Tutti i racconti (2012), Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico (2012), Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza (2013) e L’avventurosa storia dell’uzbeko muto (2015), Storia di un cane e del bambino a cui insegnò la fedeltà (2015), La fine della storia (2016), Storie ribelli (2017).
Le numerose realtà in cui Sepùlveda ha vissuto lo hanno portato a scorgere la bellezza nella diversità, come quella di una gabbianella che si ritrova a vivere e a crescere in un gruppo di gatti e a tentare, goffamente e inutilmente, di diventare come loro.
Diversità che, come lo stesso Zorba, “genitore” adottivo della gabbianella, spiegherà a quest’ultima, non dev’essere repressa, perché chi ci ama lo fa per come siamo, senza tentare di farci diventare ciò che non potremmo mai essere.
A fine febbraio 2020 viene ricoverato a Oviedo per aver contratto il coronavirus, a seguito di una lunga degenza muore il 16 aprile 2020.
Gli alunni delle quattro classi accompagnati dalle professoresse Barbara e Cinzia Pedrazzi dopo aver svolto una ricerca sulla vita e sulle opere di Luis Sepulveda hanno letto alcuni dei suoi testi e hanno poi dato spazio alla creatività. Tantissimi sono stati i lavori prodotti: libri pop-up, lap-book, libri digitali, disegni, quadri, biografie tridimensionali, poesie, favole, fumetti digitali, ricerche, presentazioni multimediali.
Sepulveda
scrittore di storie con animali sinceri
con molte emozioni che vengon dal cuore
con insegnamenti e lezioni di vita, che non si contano sulle punte delle dita
Con animo buono e senza pensieri
riesci a capire i nostri desideri
alla fine una morale a tutti hai donato
che anche un nemico può essere accettato.
Antonio Truocchio 2C
Il viaggio
Buon viaggio a chi ama la lettura
non è importante la meta
la compagnia o il bagaglio
il libro resterà sempre il tuo viaggio più bello!
Gaia Dodi 3F
Una vera e propria festa del libro e dei lettori all’insegna della fantasia e dell’immaginazione.
L’iniziativa inoltre farà parte del Maggio dei libri.
Tanti complimenti a tutti i ragazzi per i bellissimi elaborati. Grazie di cuore alle prof.sse Cinzia e Barbara Pedrazzi per il grande impegno e amore che mettono nel loro lavoro, anche in questo brutto periodo. Una mamma 🌷