Il Giorno della Memoria alla Primaria Marconi
Il Giorno della Memoria, noi non dimentichiamo: il racconto dei bambini della scuola Primaria Marconi
Anche quest’anno è arrivato il momento, con gli alunni della scuola Primaria G. Marconi, di dedicare del tempo al ricordo delle vittime della Shoah, un argomento tra i più difficili da affrontare, ma doveroso da percorrere per non perdere le tracce di ciò che è accaduto e fare in modo che non si ripeta più.
Non è facile trovare le parole giuste per raccontare questo triste periodo storico…ma i ragazzi delle classi quinte hanno iniziato dalle domande: “Perché ?” “ Cosa è successo?” “ Perché tanta indifferenza?” .
Per una settimana le maestre e gli alunni delle classi 5 A-B-C-D-E, hanno cercato informazioni , video, testi di poesie e letture, canzoni che potessero dare risposte e spiegazioni alle loro domande.
È stata proposta una poesia classica: “Shemà” di Primo Levi e letta la sua biografia.
Analizzando il testo “Se questo è un uomo”, gli alunni hanno compreso, attraverso le drammatiche frasi, le dure regole dei campi di concentramento e la rabbia con cui il poeta , alla fine, dice di non dimenticare ciò che è avvenuto e incita a ricordare sempre “che questo è stato”.
Un altro momento importante è stato l’ascolto di alcune canzoni quali: “Auschwitz” di Francesco Guccini, “I nidi degli uccelli” di Capodacqua, il canto- preghiera “Gam Gam” con le musiche di E. Morricone scritta per il film “Jona che visse nella balena”. I ragazzi sono rimasti profondamente colpiti dall’ascolto e dall’analisi dei testi delle canzoni.
A conclusione di questo “tuffo nel passato” è stata realizzata “La Valigia dei Ricordi”, nella quale sono state raccolte le informazioni sui simboli, le persone coinvolte, le canzoni che narrano questi tragici eventi, i libri, le poesie e i termini che hanno imparato a conoscere. Sono scaturiti numerose discussioni e interventi, che hanno emozionato e indignato ma al contempo, attraverso le lezioni di educazione civica, hanno affinato il senso del rispetto verso l’altro e portato ancor più a valorizzare le diversità, riconoscendo il valore e la dignità di ogni soggetto.
Ne è scaturita una convinzione comune a tutti: solo noi, con le nostre azioni, possiamo costruire una società migliore. E ricordando questi eventi nefasti possiamo fare in modo, anche nel nostro piccolo, che non si ripetano più.
In occasione del Giorno della Memoria è stata proposta ai bambini delle classi 1^ A,B,C la lettura della poesia “Il fiore della pace” per riflettere insieme sui valori fondamentali della vita degli uomini. Dalla lettura di questa semplice, ma significativa poesia, sono scaturite una serie di riflessioni sull’importanza del rispetto, della collaborazione, della fratellanza e della pace. I bambini hanno realizzato ciascuno il proprio fiore della pace, utilizzando tutti i colori dell’arcobaleno. Hanno poi scritto sui petali dei fiori i valori per i quali è importante l’impegno di tutti:la pace,l’amore,l’amicizia, la fratellanza e il rispetto. Infine, tutti i fiori sono stati incollati su un grande prato, il “prato dell’amicizia”, per ricordare l’importanza del lavoro collettivo. Ogni fiore era “diverso“, ma ciascuno di essi ha contribuito a realizzare un bellissimo prato variopinto. L’ essere tutti disuguali ci fa essere speciali!
Come si può raccontare della Shoah, del giorno della Memoria e dell’orrore dell’Olocausto a dei bambini?
La Memoria non si insegna!
Per questo agli alunni delle classi 1^ D-E-F è stata presentata, attraverso la LIM , la lettura di “Otto. Autobiografia di un orsacchiotto”, di Tomi Ungerer.
E’ lui la voce narrante di questo libro che usa parole essenziali e immagini eloquenti per ripercorrere gli anni della Seconda guerra Mondiale e della persecuzione degli ebrei.
A farla da padrona è stato il silenzio con il quale tutti gli alunni hanno ascoltato la storia senza interruzioni, fino alla fine, quando hanno cominciato a porre le domande più disparate. I bambini, poi,hanno ricopiato dalla lavagna brevi frasi, nel carattere minuscolo, che sintetizzano il racconto, arricchite da disegni significativi.
Tutte le classi hanno colto il messaggio positivo del racconto di Otto che ribadisce il valore dell’amicizia: l’amicizia che resiste al tempo, alla distanza e al silenzio.
La classi 3 D-E, per “Il giorno della Memoria” hanno ascoltato delle letture dal libro “Il diario di Anna Frank” ed, in seguito, hanno riprodotto un disegno con tecniche libere, al quale hanno aggiunto una breve descrizione.
Nella giornata della memoria ,è stato letto ai bambini della classe 2A-B-C, il libro di Grazia Mauri “Ogni merlo è un merlo”. Si è partiti da una riflessione sulla stessa parola “memoria”, soffermandosi sul significato e l’importanza che essa assume nella vita pratica di tutti i giorni. Ricordare significa tenere a mente, la nostra esperienza evolutiva infatti sarebbe stata vana senza il ricordo. Ricordare anche le cose brutte della vita, affinché non accadano mai più. Il racconto narra, in maniera lineare e molto pertinente, la storia di un merlo, che in un giorno qualsiasi viene considerato un diverso. Da allora è costretto a portare un cerchio rosso sulla schiena. Durante la lettura i bambini si sono mostrati molto coinvolti e indignati verso le ingiustizie perpetrate ai danni del merlo protagonista e della sua famiglia. Un sospiro generale di sollievo ha coinvolto tutti, quando al termine della storia si apprende che è stato solo un sogno. La riflessione finale, fatta dall’albero nel quale il merlo vive, porta il bambino a riflettere sulla realtà della vita, in un tempo non troppo lontano in cui,al posto di un cerchio rosso, i bambini portavano una stella gialla.
Il GIORNO DELLA MEMORIA deve essere un’occasione di riflessione per non dimenticare…
La storia non si può cambiare, va studiata e compresa affinché non si verifichino più gli orrori del passato.
Il 27 gennaio rappresenta il giorno della liberazione di Auschwitz, un avvenimento che va ricordato come simbolo di liberazione dall’intolleranza e dall’odio, un insegnamento imprescindibile per tutti ma soprattutto per le giovani generazioni.