Libri e….Arcobaleno
Iniziano i laboratori creativi all’ infanzia.
Al via per i piccoli alunni dell’Arcobaleno nuovi e divertenti laboratori creativi.
Si parte con la visita alla biblioteca di plesso per viaggiare attraverso un percorso plurisensoriale alla scoperta del meraviglioso mondo dei libri.
Ce n’è per tutti i gusti: libri da sfogliare, da leggere, da colorare, da annusare, da strappare, da scrivere, da toccare, da assaggiare, ma soprattutto da costruire.
Nel corso dell’anno i bambini si divertiranno, infatti, a realizzare materialmente i propri libri che poi saranno esposti in una mostra finale che coinvolgerà i tre ordini di scuola dell’I.C. “Gramsci”, dal titolo “Libri in arte”.
Nella biblioteca, inoltre, i bambini potranno ascoltare le storie raccontate dall’insegnante, inventarne altre o semplicemente riposarsi e sognare comodamente sdraiati su soffici cuscini e simpatici animaletti di stoffa.
Un colorato “angolo morbido” è un punto di partenza rassicurante per poter volare con la fantasia in mondi nuovi tutti da scoprire e da esplorare.
Prossimi appuntamenti in biblioteca: “giocare con l’arte” secondo il metodo Bruno Munari.
I bambini esploreranno il giardino della scuola e raccoglieranno terra, sassi, foglie, legnetti e ghiande. Dopo aver selezionato e classificato i vari elementi naturali si passerà alla realizzazione dei libri sui sensi.
Il libro sarà presentato ai più piccoli non solo come veicolo di conoscenza ma come un oggetto d’arte da sfogliare, da guardare o da costruire.
“I libri cominciano attraverso la natura della carta, lo spessore, la trasparenza, il formato delle pagine, il colore della carta, la texture, la morbidezza o la durezza. Il buco che attraversa dodici pagine fa vedere che cosa c’è nella tredicesima. Questo è il linguaggio specifico dell’oggetto libro. Sarebbe utile che anche i bambini di tre anni cominciassero a familiarizzare con il libro come strumento di cultura e di gioco poetico”. (Bruno Munari).
Il principio didattico sul quale si baseranno i nostri incontri in biblioteca è preso in prestito proprio da Bruno Munari “Non dire cosa fare ma come”. L’educatore provvederà a creare un ambiente ricco e stimolante nel quale il bambino imparerà giocando un proprio metodo di fare e di progettare.
Il nostro intento è quello di stimolare il “pensiero progettuale creativo” fin dalla prima infanzia e in questa ottica i laboratori rappresentano un luogo di incontro educativo , di collaborazione e formazione.